Mercoledì, 01 Luglio 2020

Viaggio sulle colline di Barbaresco

Il borgo di Neive Il borgo di Neive

Ad est della città di Alba sorge un piccolo comprensorio collinare che, costeggiando il fiume Tanaro, giunge a confondersi con le colline del Monferrato.

È la terra del vino Barbaresco, che comprende soltanto 3 comuni e una frazione: il borgo di Barbaresco, Treiso, Neive e San Rocco Seno d’Elvio, frazione di Alba.

BAROLO E BARBARESCO, LE DIFFERENZE PAESAGGISTICHE

Molti confondono le colline del Barolo con quelle del Barbaresco: d’altra parte fanno entrambe parte delle Langhe. Vero, tuttavia ci sono alcune differenze che l’occhio esperto ha imparato a riconoscere.

Il fiume

Le colline del Barbaresco sono attraversate dal fiume Tanaro, che le lambisce per tutta la loro lunghezza, da est a ovest. Sebbene Treiso e la frazione di San Rocco non si affaccino sul fiume, sui declivi di Barbaresco e Neive la presenza del Tanaro sarà visibile, creando scorci si suggestiva bellezza. Il fiume e il suo parco, inoltre, sono attraversati da sentieri percorribili in bici o a piedi.

Le Rocche

Le Rocche sono una particolare formazione carsica tipica del Roero, le colline alla sinistra orografica del fiume Tanaro. Sono calanchi di roccia arenaria che, a causa di smottamenti ed erosione sotterranea, si ergono improvvisamente tra il verde dei boschi. Il loro colore è giallo-ocra, segno della loro natura sabbiosa. Anche le colline del Barbaresco hanno le loro Rocche, ma di natura diversa. Si trovano soprattutto vicino a Treiso e lungo la Valle del Tinella (un affluente di destra del Tanaro) e si presentano come enormi burroni di colore grigiastro, segno che qui i terreni sono marnosi e argillosi.


COSA VEDERE

Il borgo di Neive

Segnalato tra i borghi più beli d’Italia, Neive si divide in due zone distinte: Borgonuovo, la parte moderna e commerciale, e Neive Alta, centro storico dell’abitato, la cui visita è imprescindibile. I suoi meravigliosi palazzi barocchi e settecenteschi, proprietà di nobili famiglie piemontesi, si snodano concentricamente alla somma della collina su cui, anticamente, sorgeva un castello. L’abitato è pregevole in ogni angolo, piazza e giardino, infuso di un’atmosfera antica e ordinata che si fonde in perfetta armonia con le colline circostanti, che ospitano vigneti di Barbaresco belli come giardini. 

La Torre di Barbaresco

Di epoca medievale, la torre è il simbolo del borgo che dà nome al vino più famoso di questa zona. Alta 36 metri, con feritoie e un inusuale ingresso a 13 metri di altezza, fungeva da torre di avvistamento, parte di un sistema di fortificazioni che includevano mura e castello, oggi scomparsi. Completamente restaurata, la Torre è visitabile: un ascensore vi porterà fino alla cima da cui godere della più bella vista delle Langhe.

L’Enoteca Regionale del Barbaresco

Se esiste un luogo da non dimenticare durante la visita di queste colline, questa è l’Enoteca Regionale del Barbaresco. Situata all’ingresso dell’omonimo paese, diametralmente opposta rispetto alla Torre, l’Enoteca sorge all’interno della bella chiesetta sconsacrata di San Donato. Visitare l’Enoteca è il miglior modo per conoscere l’eccellenza vitivinicola locale e, grazie alle molte iniziative proposte, conoscere attivamente la denominazione e il territorio circostante

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